13/10/14

Recensione: The Expendables 3



Forte dei suoi due acclamatissimi prequel, nonché di un vasto cast che sin dal primo episodio è riuscito a guadagnarsi l'amore degli spettatori (amore perlopiù espresso con bercianti inni alla distruzione di qualsivoglia edificio e/o NPC sul set), con il terzo capitolo si capisce che c'è voglia di cambiamento, visto che si tratta di una clamorosa porcata cinematografica che non regge il confronto neanche col primo minuto dei due predecessori.

Nonostante la durata del film sia grossomodo simile a quella dei prequel, il tempo non scorre e la visione diventa una lenta tortura. Perché? Perchè rispetto a quanto già visto:
  1. La trama è ancora più vuota e rattoppata alla bell'e meglio. 
  2. C'è molta meno azione, e in quantità meno pirotecnica.
Vi basta? No? Volete andare avanti? Ok, andiamo avanti.

Il regista ha deciso all'improvviso di dare un carattere psicologico e introspettivo alla saga. Così abbiamo Stallone e Statham che trascorrono quasi tutto il tempo a farsi seghe mentali su quanto ormai siano vecchi e destinati al macello. Il villano di turno è un insignificantissimo Mel Gibson, vecchio (e creduto morto) arcinemico di Stallone. In nome della vendetta personale Stallone decide di tenere fuori i vecchi commilitoni per salvargli il culo, assumere una squadra di giovani incapaci e lanciarsi all'attacco.
La solfa è che ovviamente gli incapaci falliscono: infatti vengono appesi a far da esca per tre quarti del film, mentre Stallone fugge, riunisce i vecchi e si lancia verso la missione di rescue idiots and obliterate Mel Gibson al termine di uno squallidissimo duello a mani nude (prima) e colpi di revolver (alla fine). Party finale, titoli di coda. Tutto qui? Tutto qui.
O meglio, pur ammettendo di aver saltato vari minuti di pellicola ad intervalli piuttosto brevi per vedere se c'erano gustose scene d'azione, sono ragionevolmente sicuro che sia tutto qui.

"Ma c'è sempre Antonio Banderas!", potreste obiettare.
Vero. Ma credetemi, fa migliori performance nella pubblicità dei biscottoni del Mulino Bianco. E con questo credo di aver detto tutto.

La peggior chiusura di una trilogia (?) cinematografica, da cui traspare che il regista non ha capito una beneamata ceppa del motivo per cui i due prequel hanno fatto successo: meno blabla, più boom.
A 'sto punto consiglio personalmente Mercenaries: se non altro fa più ridere, non passerete un'ora e mezza a lottare contro il sonno e sapete sin dall'inizio cosa state andando a guardarvi.

0,5/10

1 commento:

  1. Primo:perchè cazzo Banderas ha come sottofondo il tema di Vega di Street Fighter?
    Secondo:chi cazzo ha scelto la "compagnia degli sfigati" che sostituisce i burdi originari?
    Terzo:PITTICCA SA CAGARA.

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